In una ristrutturazione in cui la richiesta dei committenti era bianco assoluto, ho lavorato con le gradazioni dei bianchi, con materiali di diversa riflettenza, carte da parati in cui i protagonisti sono alberi decolorati, per ottenere una declinazione vibrante di sfumature.
Dopo una lunga progettazione non priva di approfondito brain-storming con i committenti, abbiamo realizzato una seconda pelle in rovere per il cuore distributivo della composizione spaziale. L’ingresso è stato infatti rivestito con una boiserie contemporanea interamente realizzata su misura su disegno, che con le tonalità calde del legno porta vita ai bianchi del resto della casa.
È messa in contrasto con la parete a forma di mezzo esagono, che contiene la vasca doccia, che è stata finita con una tinteggiatura decorativa ad effetto perlaceo che riflette la luce con gelide iridescenze e gioca all’opposto con la matericità del rovere leggermente spazzolato ed assolutamente opaco.
Ugualmente nel corridoio della zona notte il bosco invernale ricorda le ambientazioni delle favole nordiche, e così il bianco diventa protagonista anche se non è di fatto presente.
Chi mi conosce sa la mia battaglia contro il bianco assoluto nel contesto quotidiano, al di fuori delle pagine patinate, dove è altra storia.
In questo lavoro, nonostante l’affermazione della committente che a fine lavoro ha ammesso che avrebbe potuto forse lasciarsi andare su qualche colore in più, abbiamo ottenuto un ambiente molto accogliente, con una distribuzione spaziale molto funzionale che ha consentito di sfruttare al massimo la superficie disponibile.